è un’angolazione taumaturgica
il controllo delle sventole
l’esangue lago ove vive
il proprio ego sfatto
lei dovrà affrancarsi prima o poi
sfarfalleggiare via
lontano quanto basta
a brulicare avanti
oltre questo luogo dove
costante ci rapisce il senso
ripetitivo delle cose
senza deviazione o scarto
ripresentandosi costanti
come una formula fisica irrisolta
i clichè noiosi dei rapporti
Lascia un commento