A volte il senso del cammino
la sera l’aria limpida
il lavoro appena svolto la fatica
anche la rabbia i sorrisi l’incontro
col tuo essere enorme
i figli
ogni parola detta
la pioggia che piove da tre giorni
i progetti la promessa di schiarita
i discorsi inutili la gente
la luce gialla dei lampioni
l’ansia mai vinta di una vita.
Tutto prende un verso
terso di destino
di potenza latente
anche nel passo esitante
nel corpo che barcolla appena
nell’essere qui adesso
ed anche nell’essere nulla
al tempo stesso.
Un nulla incerto indefinito
che svanisce si dissolve non esiste
dolcemente senza freddo
ansito o tremore
senza il trauma del passaggio
ma solo consapevolezza
d’essere aria acqua assenza
una cosa senza corpo
atomo disperso
trasparenza
che ritorna a far parte
dell’universo.