Amo la mela,
la gelida mela, l’angelica
mela compatta,
che mordi con boccuccia azzeccosa,
la pingue povera mela,
che sotto i tuoi denti si sgretola,
creta di frane e di tane giallastre,
che si assottiglia e si strugge,
la giusta, la mela disfatta,
mucchietto di accartocciate alette di ruggine,
spolpata pupattola.
Angelo Maria Ripellino, poeta, nato a Palermo nel 1923, morto a Roma nel 1978