Cronache sospese è una raccolta di miei brevi scritti nella forma del flusso di pensiero che vaga nelle anticamere dell’espressione poetica. Gli scritti, in relazione al contenuto, si chiamano: “Delirio” se scritti in apnea, “Deriva” se proiezioni estroflesse, “Detriti” se contengono tracce di respiro e luminosità.
I nomi non escludono innesti dell’una “tipologia” nell’altra, né sconfinamenti nella dimensione onirica o narrativa. L’autore naturalmente è lui, e lui, naturalmente, è un altro. I testi sono critti in una precisa data riportata scrupolosamente e hanno ciascuno un titolo di una sola parola
“Cronache” perché prendono spunto dal presente in modo evidente, ma non sempre trasparente. “Sospese” perché sono sospese molte cose: il giudizio, la classificazione, il nome dell’autore, l’intento, la durata, il fine, la fine. Continua a leggere “Cronache sospese”