Una vita in scrittura: Maria Allo

LIMINA MUNDI

omaggio a un poeta, Giorgione, 1505

Col titolo “Una vita in scrittura” Limina mundi avvia un’iniziativa partecipativa che, come dice lo stesso titolo, vuole mettere in luce quanta dedizione richiede la scrittura e quanto lega a sé diventando fulcro di un’esistenza, compagna di vita

L’iniziativa è rivolta ad autori che scrivono da tempo, che hanno quindi un’ampia esperienza in scrittura, una carriera letteraria alle spalle, possono testimoniare l’atto di fedeltà alla parola. E’ quindi  un invito, ma nel contempo un omaggio.

L’invito è a raccontare, non con le parole asettiche e sintetiche usualmente richieste in una biobibliografia, ma in libertà, l’ingresso della scrittura dentro la propria vita, la chiamata o vocazione, la sua permanenza, l’evoluzione, l’intreccio con le proprie vicende personali, spirituali, una storia quindi fatta di inizi, trame incontri, episodi, traumi, delusioni, soddisfazioni, concorsi, premi, scoperte, emozioni ma anche, se si vuole, raccontare tutto ciò di cui lo scrittore…

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“Ode alla madre” di Mariangela Ruggiu. Una nota di lettura di Loredana Semantica

Mariangela Ruggiu, è poetessa sarda della quale leggo spesso in rete poesie che condivide generosamente, già intervistata da Limina mundi qui, in occasione della pubblicazione de “Il suono del grano”, Mariangela mi ha fatto gentile omaggio della sua raccolta “Ode alla madre”.
Ricevo volentieri “Ode alla madre”, per la grazia della confezione, piccola silloge pubblicata per i tipi di Terre d’ulivi Edizioni, nella Collana di poesia 15×15. Il nome della Collana – appare evidente – si riferisce proprio alle dimensioni del libretto, che si caratterizza per l’eleganza dell’elaborazione grafica di copertina, ma ancora di più per il fatto d’essere a sagoma quadrata di quindici centimetri per lato. Il libretto trasmette un senso di semplicità che anticipa e introduce alla lettura di altrettanta sobrietà di versi contenuti nella raccolta. Si tratta di diciannove poesie – a confermare una certa propensione editoriale a preferire raccolte brevi – “titolate” con primo verso del componimento. In verità il primo verso, posto in cima al componimento è in carattere grassetto, come se si trattasse di un titolo, tuttavia, non essendo poi ripetuto successivamente nel corpo della poesia, nonostante il carattere grassetto, in effetti non è un titolo, ma l’incipit. Continua a leggere ““Ode alla madre” di Mariangela Ruggiu. Una nota di lettura di Loredana Semantica”

Ti parlerò

Ti parlerò di quella potenza
che fuoriesce intatta e muta
latrando mentalmente
verso i tuoi passi frettolosi
condotti a testa bassa
nei pressi e di sfuggita
opposta all’altra ostentata
che entra mentre parliamo
con tutto il biondo seguito stempiato
pallido di applicazione a carte
risate ricorsi tra un essere e l’altro
uno alto uno basso uno minuto
in fila a salutare come fosse
omaggio dovuto alla partenza
come si aspettasse una notizia
di licenziamento o trasferimento
un qualche allontanamento
liberatorio di catene
per cui brindare
alla salute rimasta
ai cani.

Una vita in scrittura: Giacomo Cerrai

LIMINA MUNDI

omaggio a un poeta, Giorgione, 1505

Col titolo “Una vita in scrittura” Limina mundi avvia un’iniziativa partecipativa che, come dice lo stesso titolo, vuole mettere in luce quanta dedizione richiede la scrittura e quanto lega a sé diventando fulcro di un’esistenza, compagna di vita

L’iniziativa è rivolta ad autori che scrivono da tempo, che hanno quindi un’ampia esperienza in scrittura, una carriera letteraria alle spalle, possono testimoniare l’atto di fedeltà alla parola. E’ quindi un invito, ma nel contempo un omaggio.

L’invito è a raccontare, non con le parole asettiche e sintetiche usualmente richieste in una biobibliografia, ma in libertà, l’ingresso della scrittura dentro la propria vita, la chiamata o vocazione, la sua permanenza, l’evoluzione, l’intreccio con le proprie vicende personali, spirituali, una storia quindi fatta di inizi, trame incontri, episodi, traumi, delusioni, soddisfazioni, concorsi, premi, scoperte, emozioni ma anche, se si vuole, raccontare tutto ciò di cui lo scrittore…

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Il tema del silenzio: riflessioni

Il silenzio ha un innegabile fascino che corrisponde spesso a un’autentica necessità dello spirito, avvertita specialmente nel chiasso della quotidianità odierna, satura stimoli sonori ai quali è difficile sottrarsi totalmente, pur desiderando la pace la tranquillità del silenzio. Questo desiderio è stato motivo della mie seguenti riflessioni sul tema, già pubblicate sul sito Limina mundi qui e qui, dirette a comprenderne la complessità esaltarne la preziosità

Il termine silenzio può essere inteso in senso fisico – oggettivo come non far rumore oppure in senso metaforico – soggettivo come atto del tacere. La parola silenzio trae dal latino silentium la propria etimologia e da quel termine anche il senso, l’ assenza di rumore s’intende non solo quello prodotto dall’uomo, ma da qualunque fonte di suono.

Continua a leggere “Il tema del silenzio: riflessioni”

Lunaterracielo

Ho creato un nuovo logo di questo blog. Ispirato all’url https://lunacentrale.wordpress.com al nome “di poche foglie”

Uno sfondo bicolore in alto blu scuro, color cielo di notte, in basso una “fascia” di base color terra di siena, al centro dello sfondo campeggia una luna piena divisa in due lungo la linea dell’orizzonte. La divisione è sottolineata dal doppio colore delle due porzioni di luna risultanti: una più vasta giallo pallido e l’altra più piccola bianca, su quest’ultima in carattere Rockwell Regular minuscolo nero – per il massimo contrasto – la scritta “di poche foglie”.

Sull’altra porzione di luna di colore giallo pallido l’ombra con andamento in diagonale di un ramo con quattro foglie, la base del ramo ha origine al di fuori del riquadro del logo dal margine sinistro in basso, la punta più estrema di una delle foglie, quella posizionata più in alto, oltrepassa appena il contorno della luna. Sembra che stia “pungendo” il cielo. Queste sono le “poche foglie” del nome del blog.

Anche il logo ha il suo nome “lunaterracielo”.

Una vita in scrittura: Flavio Almerighi

LIMINA MUNDI

“Omaggio a un poeta”, olio su tavola, Giorgione, 1505

Col titolo “Una vita in scrittura” Limina mundi avvia un’iniziativa partecipativa che, come dice lo stesso titolo, vuole mettere in luce quanta dedizione richiede la scrittura e quanto lega a sé diventando fulcro di un’esistenza, compagna di vita

L’iniziativa è rivolta ad autori che scrivono da tempo, che hanno quindi un’ampia esperienza in scrittura, una carriera letteraria alle spalle, possono testimoniare l’atto di fedeltà alla parola. E’ quindi  un invito, ma nel contempo un omaggio.

L’invito è a raccontare, non con le parole asettiche e sintetiche usualmente richieste in una biobibliografia, ma in libertà, l’ingresso della scrittura dentro la propria vita, la chiamata o vocazione, la sua permanenza, l’evoluzione, l’intreccio con le proprie vicende personali, spirituali, una storia quindi fatta di inizi, trame incontri, episodi, traumi, delusioni, soddisfazioni, concorsi, premi, scoperte, emozioni ma anche, se si vuole, raccontare tutto ciò di…

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Una vita in scrittura: Leopoldo Attolico

LIMINA MUNDI

“Omaggio a un poeta”, olio su tavola, Giorgione, 1505

Col titolo “Una vita in scrittura” Limina mundi avvia un’iniziativa partecipativa che, come dice lo stesso titolo, vuole mettere in luce quanta dedizione richiede la scrittura e quanto lega a sé diventando fulcro di un’esistenza, compagna di vita

L’iniziativa è rivolta ad autori che scrivono da tempo, che hanno quindi un’ampia esperienza in scrittura, una carriera letteraria alle spalle, possono testimoniare l’atto di fedeltà alla parola. E’ quindi  un invito, ma nel contempo un omaggio.

L’invito è a raccontare, non con le parole asettiche e sintetiche usualmente richieste in una biobibliografia, ma in libertà, l’ingresso della scrittura dentro la propria vita, la chiamata o vocazione, la sua permanenza, l’evoluzione, l’intreccio con le proprie vicende personali, spirituali, una storia quindi fatta di inizi, trame incontri, episodi, traumi, delusioni, soddisfazioni, concorsi, premi, scoperte, emozioni ma anche, se si vuole, raccontare tutto ciò di…

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Cronache sospese

Cronache sospese è una raccolta di miei brevi scritti nella forma del flusso di pensiero che vaga nelle anticamere dell’espressione poetica. Gli scritti, in relazione al contenuto, si chiamano: “Delirio” se scritti in apnea, “Deriva” se proiezioni estroflesse, “Detriti” se contengono tracce di respiro e luminosità.

I nomi non escludono innesti dell’una “tipologia” nell’altra, né sconfinamenti nella dimensione onirica o narrativa. L’autore naturalmente è lui,  e lui, naturalmente, è un altro. I testi sono critti in una precisa data riportata scrupolosamente e hanno ciascuno un titolo di una sola parola

“Cronache” perché prendono spunto dal presente in modo evidente, ma non sempre trasparente. “Sospese”  perché sono sospese molte cose: il giudizio, la classificazione, il nome dell’autore, l’intento, la durata, il fine, la fine. Continua a leggere “Cronache sospese”

Ciao Monica

LIMINA MUNDI

Poco più di un mese fa, il 2/2/2022, a Roma è scomparsa l’attrice italiana Monica Vitti, all’anagrafe Maria Luisa Ceciarelli. Premiata con 5 David, 12 Globi d’oro, 3 Nastri d’argento. Sebbene poco nota ai più giovani perché ritiratasi a vita privata da circa vent’anni, è una figura rappresentativa del cinema italiano nel mondo, non meno di Sofia Loren, Claudia Cardinale, Gina Lollobrigida, Mariangela Melato.

Attrice di cinema e mattatrice della commedia italiana, versatile e talentuosa, capace di essere considerata al pari di attori quali Alberto Sordi, Marcello, Mastroianni, Nino Manfredi, cioè di figure maschili che hanno dominato la scena cinematografica degli anni 60-80.

Maria Luisa Ceciarelli divenne Monica Vitti nel 1953, ispirandosi al cognome della madre, Vittigli, scegliendo un nome che aveva letto poco prima in una rivista, seduta a un bar vicino a casa. In un nome può esserci un destino? Sarebbe stata ugualmente famosa mantenendo il nome anagrafico?

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