C’è modo di sfuggire al mondo?
Una coperta non basta
non basta coprirsi gli occhi
farsi piccoli appiattirsi
al muro invisibili non respirare
non vivere quasi.
Alcuni raccontano d’essere
sfuggiti così al massacro
e lo possono ancora ricordare
altri invece no.
Sia ogni giorno il giorno
della memoria per gli istriani
indiani semiti salentini abitanti
di Sarajevo ed africani e per tutte
le città occupate da invasati
per tutti i luoghi dove l’uomo
ha vomitato vertici violenti
d’abiezione in nome
di una qualche falsità.
Dal culto dell’io potente
ricco apparente appariscente
traghettiamo verso l’avversione
al debole al diverso all’estraneo
che si appropria del nostro.
Credo che neanche tra le scimmie
questa si chiami evoluzione.
Avvertenza importante al lettore
il presente testo poetico
è circolare
come la storia.