Come abbandono la grandezza
è uno stadio ulteriore del distacco
come sganciassi gli argini i vestiti
slegassi il corpo dai lacciuoli
respirando l’epica di madre
liberando lo spirito dai falchi
voli d’albatri e ambizioni
relegando i grandi stessi
nel teatro dei bisogni
fragili e mortali.
Diventa piccolo il trascorso
nell’attesa che si compia
la risoluzione dei cavalli
che corrano i miei angeli
puledri al vento
degli inganni.
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