Io scrivo di bocca

Io scrivo di bocca
un’arpa eolica
i filamenti della luna
scrivo l’intenso verde d’oltremare
dove c’è il fondo scoglio 
la risacca schiuma che ribolle
lo sbattito dell’onda
un altro scoglio a oriente
l’alba rilucente.

La costa appare sporgendosi
appena oltre le ciglia
un arco a incavare la Sicilia
un suo frammento d’ossa dove
in quest’estate di lapislazzuli
col solstizio e l’inizio
si snoda ciclabile e bianca
la pista sterrata nella roccia
l’ora puntuale che ritaglia
i nostri passi dispari

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