Sapessi come tutto gira intorno
senza senso
c’è un bla bla immenso
nel quale non mi riconosco
quattro fessi al tavolo di fronte
parlano e ridono
con la bocca ripiena di cibo.
Masticano parole
triturando con i denti
pane salame e formaggi
ragusani.
Sapessi che sollievo sentirli
almeno umani
non alieni o mostri ottusi
incapaci di comprendere
la distanza invisibile
che s’interpone.
Io cerco la radice
trovandola nel cuore
scrostando intorno ad esso
a metri spessore di marcio
in superficie.
Io voglio immagini che dicono
bellezza allo sguardo
voglio la morbidezza della pelle
tua sotto la mia mano
la tenerezza che ricorda indicibile
i molti anni insieme.