A volte le poesie sono lunghe
così lunghe e noiose
che le parole stesse pare stiano lì
per necessità di cose.
Se dipendesse da loro
se potessero scegliere liberamente
si rimescolerebbero da sole
in un ordine differente.
Oppure staccandosi dal foglio
con le codine delle vocali alzate
fuggirebbero nel vuoto
o nell’ aperta quiete
nel buio
dove le raccoglie
nell’attimo infinitesimo e ispirato
il folle mietitore
che le fa poesia
in tutto il suo splendore.