tratto da qui
Pasquale Rotunno: Linguaggio, miti letterari e neuroscienze
Per il poeta lo scrivere è sempre una scommessa rischiosa. Tanto più oggi, sommersi come siamo da parole fantasma, parole consumate, usurate, inessenziali. Il frastuono dei mezzi di comunicazione vecchi e nuovi c’inonda di parole coatte, ripetitive, vanamente ciarliere. Il parlare del poeta è divenuto sempre più un parlare contro le parole. La poesia, ha scritto Roland Barthes, è “il linguaggio stesso delle trasgressioni del linguaggio”. E Jean-Paul Sartre ha rilevato: “L’oggetto letterario, quantunque si realizzi mediante il linguaggio, non è mai dato nel linguaggio; è invece, per natura, silenzio e contestazione della parola”. continua a leggere
Rispondi