Prima o poi sopravviene la coscienza
che scrivere è un atto di debolezza
allora la nausea domina la scena
anche i polmoni rarefatti
e la poesia diventa
un parto abominevole
escrescenza prodotta
contro natura
allora ti abbandoni ad essa
come a un vizio insano
pregando che un giorno taccia
il tarlo
arreso all’evidenza
di quanto più santo sia il silenzio.
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