tratto da qui
Lunedì, 19 marzo 2012
Opera prima 2012, due appunti
di Giacomo Cerrai
L’iniziativa di Poesia 2.0 “Opera prima”, in collaborazione con la collana omonima edita da Cierre Grafica e diretta da Flavio Ermini, ha poi trovato qualche settimana fa il suo esito. Il consiglio editoriiale della collana, sulla base di una terna espressa dalla giuria (o comitato di lettura) di cui facevo parte anche io insieme a Giorgio Bonacini, Stefano Guglielmin, Gilberto Isella e Rosa Pierno, ha assegnato il premio, con conseguente pubblicazione gratuita, a Manuel Micaletto per la silloge “Il piombo e lo specchio”. Gli altri due finalisti erano Loredana Semantica con “L’informe amniotico” e Veronica Sara Pinto con la raccolta “Poesie 2010-2011”. Tutte e tre le opere sono leggibili nella loro interezza [QUI]. I partecipanti erano stati una ventina, il valore molto variegato. Per il 2013 Poesia 2.0 replica, come può leggere [QUI] chi volesse partecipare.
Un’opera prima non è mai tale del tutto, tutte le dichiarazioni di poetica che hanno accompagnato le raccolte inviate testimoniano un percorso culturale e creativo già alle spalle, una riflessione, una maturazione, di cui l’opera prima deve essere il coagulo. Un’opera prima è sempre qualcosa di interessante, forse quasi al di là del suo valore. Perché si spera che offra indizi sul futuro, degli autori o della poesia in genere, qualche frammento di nuove tematiche o territori poetici, qualche segnale, per quanto vago, dello spirito del tempo che spira da queste parti, qualche indicazione sulla lenta evoluzione della forma e del linguaggio. Non credo che sia chiedere troppo, in fondo. Era (ed è) almeno questo l’impulso primario dell’iniziativa. continua a leggere