tratto da qui
Il cyberflâneur è morto?
In un recente articolo pubblicato sul New York Times, Evgeny Morozov ha sottolineato come il web contemporaneo stia uccidendo per sempre la figura del cyberflâneur – ovvero l’edizione digitale del flâneur ottocentesco e poi benjaminiano, il “passeggiatore analitico” che vaga senza meta per la città e si lascia sorprendere da essa.
Da questo punto di vista, internet avrebbe dovuto essere un’occasione d’oro per reincarnare tale spirito: basti pensare all’architettura mutevole della rete, il suo gettito continuo di informazione e diversità, e soprattutto la semplicità con cui è possibile saltare da link in link, da luogo a luogo. continua a leggere
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