Ogni parola è testimone
dell’impossibiltà di scardinare il mondo
come una porta che crolla
divelte le molli cerniere
così sarebbe l’impalcatura
calcinacci e scroscio di muratura.
Tutte le parole
sono estranee lontane sbagliate
tutte inverosimilmente sfruttate
non una fresca vera
non una
appena un poco
viva.
Un vago ronzare
di parole insulse
continuamente satura l’aria
metto alle orecchie conchiglie
ascolto solo il rumore del mare.
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