A mia madre

Tratto da qui

A mia madre

Guardo la casa dove vivi sola

la stessa dove anch’io sono nato

e ho vissuto

dici che più niente ti lega a questa terra

che verrai ad abitare più vicina a me

non si sa mai, un’influenza

o soltanto un mobile da spostare

intanto hai rinnovato le stanze

cambiato la cucina lucidato i pavimenti

dipinto la ringhiera dello stesso colore bruciato

che ha sempre avuto

è come se prima di andare

tu mettessi in ordine i ricordi

e ho paura di pensare che hai più di settant’anni

e senza dirmi niente per non farmi preoccupare

ti stai preparando a qualcosa di più grande

di un trasloco.

(Francesco Tomada da  “L’infanzia vista da qui” ed. Sottomondo)

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