Dopo i pranzi pasquali, dolci, salati abbondanti, girovagavo per i soliti blog mordendo una stark e pensando: "che buona!", semplice, fragrante, croccante. Com’è che vado a trovare un post del genere? Cos’è telepatia, concidenza, casualità? Non lo so però lo linko perchè ci sta, con i miei complimenti all’autrice.
oggi in frigo mele non ne ho
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Dopo le cassatelle di ricotta, le impanate d’agnello, le uova di pasqua, le colombe e tutto il contorno luculliano del pranzo pasquale ho desiderio solo di una cosa: mangiare a pranzo una MELA, ma oggi in frigo mele non ne ho, accorrono in mio aiuto i poeti (e poi dicono che i poeti non servono a nulla)
Angelo Maria Ripellino – Una poesia da “Lo splendido violino verde”
A
Amo la mela,
la gelida mela, l’angelica
mela compatta,
che mordi con boccuccia azzeccosa,
la pingue povera mela,
che sotto i tuoi denti si sgretola,
creta di frane e di tane giallastre,
che si assottiglia e si strugge,
la giusta, la mela disfatta,
mucchietto di accartocciate alette di ruggine,
spolpata pupattola.
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