tratto da qui
Perché i poeti sono poveri?
Vi siete mai chiesti perché i poeti sono poveri? Almeno quelli veri…
Mia moglie non butta mai niente, figuriamo i testi scolastici. Un giorno in un armadio polveroso, mettendo a posto, è spuntato un tomo giallognolo senza copertina. All’interno, di traverso, c’era appuntato nome e cognome di mia moglie, nonchè la classe frequentata (3°E) . Un volume bello vissuto di 1241 pagine. Sfogliando inciampo su un intenso pezzo a pag 795, sempre attualissimo nonostante abbia quarant’anni. Un articolo scritto da Domenico Porzio, ripreso dalla rivista Epoca XXI, 1970, dal titolo: perché i poeti sono poveri? (risposta alla domanda di un ragazzo fatta al giornalista).
Vi invito alla lettura, a riflettere, a pensare perché in Italia le cose non cambiano mai.
“Io da ragazzo stavo in una strada dove abitava un poeta povero. Viale Mugello, prima della guerra, era ancora periferia di Milano: un viale largo, spartito in tre vie da due aiole d’erba gracile e da due file di platani; un viale breve, con una scuola gialla e poche case, mozzato ai lati dai un binario della ferrovia. continua a leggere
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