NEW YORK – La 57enne superstar e Premio Pulitzer del Maureen Dowd è una copiona. E’ stata la stessa Dowd, da anni la penna più tagliente e caustica d’America, a fare il pubblico mea culpa dopo essere colta in castagna dalla blogosfera. Il plagio – un semplice taglia e incolla dal blog progressista – è stato scoperto dal quotidiano online Politico, costringendo la Dowd ad inviare una Leggi ancora…
Sfavillio
Innamorarsi è un attimo
contro la parete bianca
penombra verdeggiante
liquida e beffarda
un salmone argenteo
che nel guizzo
risale la corrente
le pupille d’acero filante
s’allargano di luce
affondando nere nell’addio
un abbraccio brevissimo
e la gola
d’apnea rossa s’annoda
all’ugola trafitta da stupore
chiodi sopra il muscolo cardiaco
come fosse un puntaspilli
annegato nella stretta
pulsante il cuore grida
al vento quasi morto
amore t’amo
l’afasia di mille volte.
L’identità
Mi duole comunicare che per sospetta moltiplicazione (e/o trasformismo) d’identità ho ritenuto opportuno cancellare la lista degli amici. Chi desideri comunicare con me può farlo attraverso il PVT o lasciando un messaggio sul blog. Io a mia volta per comunicare userò, come finora ho fatto, il mio blog. Profonde scuse a chi, tra i cancellati della lista, sa la trasparenza.
O-scena
Ora che salpo dal mare
del profondissimo sguardo
snudata maschera intera
ora che i polsi fluttuanti
sono tratti metabolizzati sui muri
ecco che il corpo prezioso
rapidamente s’invola
reggendole giunte
le mani in preghiera
ecco che migra il pensiero
la nascita il luogo virtuale
la data un gesto esemplare
metamorfosi dei luoghi osceni
un punto nero.
Impressione incalzante
Sacco che sfonda
insaziato
voce tremante
foglia che cade
sul corpo nudo fotografato
impressione incalzante
pennellate furiose
cedono gli occhi
i denti di lato.
Al varco di valvole
un bagliore di luce
trapassa il costato.
L’amo questo amore
L’amo questo amore
d’amore grande
grande e segreto agli occhi
del mondo
come un tesoro dato e nascosto
come un amante geloso
come una perla un diamante
una rosa
così la parola
alta ed alata
purissima e viva
gola profonda canto scan dito
concerto per bocca ed orecchio
occhio interiore
supremo volo
frammento d’io
tuono che assorda le nubi
frizzo di spuma marina
piaga che s’apre
che cola di sangue
squarciando i polmoni il torace
canale che spurga liquore
spada e pugnale
pistola che spara
nero fucile
freccia diretta
al centro perfetto del cuore
alto che piomba
basso che sale
vento che uccide
unguento freschissimo sulla ferita
cuneo che incide e dirompe
lacrima interna che piove
dolcezza che sfiora le guance
intrattenimento infinito.
Labor mentis (definitiva)
a D. C.
Nessuno che si pieghi
a interpretare un segno
a leggere di un nesso
le infinite chiavi
impiccato al soffitto
il corpo resta esposto
di cronaca e di corda
croce del nulla estremo
vittima sepolta.
Al collo un nodo e al sesso
dicono d’ignoranza
per mille volte ammessa
altrettante infranta
povera mente umana
invasa di finitudine
nel buio insostenibile
la condanna.
Labor mentis (bozza 2)
a D. C.
Nessuno che si pieghi
a interpretare un segno
a leggere di un nesso
le infinite chiavi
impiccato al soffitto
il corpo resta esposto
di cronaca e di corda
croce del nulla estremo
vittima sepolta .
Al collo un nodo e al sesso
dicono d’ignoranza
per mille volte ammessa
altrettante infranta
povera mente umana
soccorsa di finitudine
attesa che corrode
eterno insostenibile
che ci condanna.
Labor mentis ( bozza 1)
Nessuno che si pieghi
a interpretare un segno
a leggere di un nesso le infinite chiavi
precipitato il fatto
resta il corpo esposto
la cronaca la corda
la base d‘ignoranza
l’umana finitudine
mille volte ammessa
e mille rinnegata
povera mente
che ci salva
che ci condanna.