Il corpo (delle donne)

http://www.ilcorpodelledonne.net/documentario/index.html

Esprimendo preoccupazione e sconforto per la percezione nell’attuale scenario pubblico italiano di una tendenza alla progressiva esposizione e contestuale degradazione del corpo femminile a detrimento della figura sociale della donna, come essere umano degno di rispetto ed ancor più come intelligenza in sè completa al pari di quella dell’uomo e per sensibilità differente.

Sinergia

Creare per arte è un dis-continuo flusso di sensi ed energia spirituale che si accende per soffi impalpabili o potenti.

Del momento creativo, della sua concretizzazione riporto qui in esempio frutto di sinergia con Roberto Matarazzo a cui va un ringraziamento speciale per la feconda, instancabile e generosa  arte, per l’intelligente sensibilità creativa.

Roberto per ispirazione dalla mia poesia  “Sfavillio” ha elaborato l’immagine sottostante "Amorosa Semantica"; io a mia volta per ispirazione e commento  ho formulato le parole della poesia a seguire “Giallo è il punto rosso” .

Sfavillio

 

Innamorarsi è un attimo

contro la parete bianca

penombra verdeggiante

liquida e beffarda

un salmone argenteo

che nel guizzo

risale la corrente

le pupille d’acero filante

s’allargano di luce

affondando nere nell’addio

un abbraccio brevissimo

e la gola

d’apnea rossa s’annoda

all’ugola trafitta da stupore

chiodi sopra il muscolo cardiaco

come fosse un puntaspilli

annegato nella stretta

pulsante il cuore grida

al vento quasi morto

amore t’amo

l’afasia di mille volte.

 

 

Giallo è il punto rosso

 

Giallo è il punto rosso

dentro

l’utero profondo a fecondare

immagini in crescendo

e gerundi da spiare.

L’essere nel cerchio

che s’allunga in braccia

sfrangiate agli estremi in mille dita

e seno gonfio come testa

d’uomo  che trascende

ambiguamente in donna

forme arpionate a vaste corde

prolungano un amplesso di sostegno

o ratto a ghermire nuda

la figura di Proserpina

riversa tutta indietro

abbandonata

per conato di strenua

resistenza.

Colori fusi e azzurri sopra piani

infiniti innumerevoli adoranti

l’estro femminile a partorire

incanti.

Versi per la libertà

testo tradotto

Ammanettate il vento
se credete
che vi scombina i capelli
il vento che entra nelle  case
per consolare il pianto
il vento che entra nelle case.

Ammanettate il pianto
se credete
di quietare il mondo
il pianto che matura nei petti
e distrugge le mura e spegne le candele
e distrugge le mura e spegne le candele.

Ammanettate la fame
se credete
di difendervi i galloni
ma la fame non ha braccia
il pianto non ha vergogna
ma la fame non ha braccia
il pianto non ha vergogna
il vento non conosce sbarre.

Ammanettate le ombre
che di notte vanno nei giardini
a mettere bandiere sopra le pietre
e chiamano a voce forte le madri
che non hanno più sonno
e vegliano dietro le porte
ammanettate i morti.
Ammanettate i morti
se credete.

Addio al re del pop

da L’espresso

Andrea Camilleri: "La mia rabbia libera"

di Stefania Rossini

Il premier e le sue televisioni. La Bindi e la Binetti. Il Pd e i suoi malesseri. Il Sud e Lombardo. In un libro il j’accuse del padre di Montalbano. Colloquio con Andrea Camilleri

 

Questo è il Paese dei Campanelli e la sua classe dirigente è da operetta… Andrea Camilleri non rinuncia all’abituale ironia per descrivere una situazione che ritiene drammatica. Negli ultimi mesi ha seguito giorno per giorno la vicenda nazionale e ne ha fatto, insieme a Saverio Lodato, un diario quotidiano su ‘l’Unità’, ora raccolto in un volume con il titolo ‘Un inverno italiano. Cronache con rabbia 2008-2009’ (Edizioni chiarelettere). È un libro denso che coinvolge come uno dei suoi racconti, ma che impressiona come un catalogo degli orrori. Sono gli orrori di una politica che ha perso il senso della sua funzione e del bene comune, che grida parole per riempire il vuoto di contenuti, che asserisce e smentisce, che elegge la volgarità a stile di vita, che irride la povertà e mente sulla realtà di una crisi economica rovinosa.

 Leggi ancora…

Le cose vere della vita non sono gentili

la gentilezza, eufemismo ad uso di coloro a cui fa schifo il mondo.
l’accolita dei gentili, e le loro sordide, untuose combutte!
le cose vere della vita, la nascita, la morte, l’amore, sono cose violente – non sono cose gentili

tutto aspira alla bellezza, perchè solo alla bellezza è concessa l’inerzia

tratti da Livio Borriello, Micame, Napoli, Edizioni OrientexPress, 2008.

per leggerne in rete alcuni passi.

http://rebstein.wordpress.com/2009/06/06/lunico-paradiso-possibile-i-livio-borriello/

http://rebstein.wordpress.com/2009/06/07/lunico-paradiso-possibile-ii-livio-borriello/

Ora (omaggio a Mario Benedetti e Idea Vilariño)

Corriere della Sera.it
DAL BLOG "POESIA" DI OTTAVIO ROSSANI

Il poeta/romanziere Mario Benedetti e la poetessa Idea Vilariño, entrambi uruguayani, recentemente scomparsi, saranno  ricordati questa sera, 24 giugno, alle ore 18, a Roma, nell’Istituto Italo-Latino Americano (Palazzo Santacroce – piazza Benedetto Cairoli 3 – tel.: 06.684921), per iniziativa dell’IILA, l’Ambasciata dell’Uruguay  e l’Instituto Cervantes. continua a leggere 

Rosa

Magari m’innamorassi

di te con quel trasporto

tiepido da cinquantenni

o di coloro che per trascorsi

di fuoco

e vampe incandescenti

tra le fiamme ormai s’accendono

soltanto debolmente.

Avrei un’attesa almeno

un lampo un fiore

un dolce voglioso nel vassoio

o gioco interessante.

Immaginare potrei

per sentimento bello

un sorriso un’alba un sole

un petalo d’amore

una cosa sottilissima

che lega come un filo

al dito mignolo una nuvola

nel cielo sfumando di vapore.

Io così ariosa sarei 

leggera trepidante rosa

preziosa tra le mani

o almeno il nome.

L’albatros di Charles Baudelaire

Souvent, pour s’amuser, les hommes d’équipage
Prennent des albatros, vastes oiseaux des mers,
Qui suivent, indolents compagnons de voyage,
Le navire glissant sur les gouffres amers.
A peine les ont-ils déposés sur les planches,
Que ces rois de l’azur, maladroits et honteux,
Laissent piteusement leurs grandes ailes blanches
Comme des avirons traîner à côté d’eux.
Ce voyageur ailé, comme il est gauche et veule!
Lui, naguère si beau, qu’il est comique et laid!
L’un agace son bec avec un brûle-gueule,
L’autre mime, en boitant, l’infirme qui volait!
Le Poète est semblable au prince des nuées
Qui hante la tempête et se rit de l’archer;
Exilé sur le sol au milieu des huées,
Ses ailes de géant l’empêchent de marcher.

 

 

Charles Baudelaire, "L’albatro" da I fiori del male

 

I marinai spesso si divertono  

a catturare gli albatri

maestosi uccelli marini

che pigramente seguono la nave

nel viaggio sopra i pozzi d’amarezza

ma appena li hanno posti sul legno

quei re del cielo inetti ed impacciati

lungo i fianchi abbandonano le ali

grandi e candide trascinandole

come remi inerti

miseramente.

Triste e penoso è allora il signore del cielo

prima così bello ora comico e brutto.

Uno gli tortura il becco con la pipa

l’altro lo scimmiotta facendo lo zoppo.

Il poeta somiglia al principe delle nuvole

avvezzo alla tempesta si ride dell’arciere

ma inchiodato al suolo è zimbello di tutti

per le sue ali da gigante

che gli impediscono di camminare.

 

Traduzione di Loredana Semantica

 

per altre traduzioni  qui l’articolo pubblicato su Nazione Indiana "Variazioni sull’albatro"

Premio Pulitzer copia, costretta a scusarsi

Corriere della Sera.it
NEW YORK – La 57enne superstar e Premio Pulitzer del Maureen Dowd è una copiona. E’ stata la stessa Dowd, da anni la penna più tagliente e caustica d’America, a fare il pubblico mea culpa dopo essere colta in castagna dalla blogosfera. Il plagio – un semplice taglia e incolla dal blog progressista – è stato scoperto dal quotidiano online Politico, costringendo la Dowd ad inviare una Leggi ancora

Sfavillio

Innamorarsi è un attimo

contro la parete bianca

penombra verdeggiante

liquida e beffarda

un salmone argenteo

che nel guizzo

risale la corrente

le pupille d’acero filante

s’allargano di luce

affondando nere nell’addio

un abbraccio brevissimo

e la gola

d’apnea rossa s’annoda

all’ugola trafitta da stupore

chiodi sopra il muscolo cardiaco

come fosse un puntaspilli

annegato nella stretta

pulsante il cuore grida

al vento quasi morto

amore t’amo

l’afasia di mille volte.

 

 

O-scena

Ora che salpo  dal mare

del profondissimo sguardo

snudata maschera intera

ora che i polsi fluttuanti

sono tratti metabolizzati sui muri

ecco che il corpo prezioso

rapidamente s’invola

reggendole giunte

le mani in preghiera

ecco che migra il pensiero

la nascita il luogo virtuale

la data un gesto esemplare

metamorfosi dei luoghi osceni

un punto nero.

Impressione incalzante

Sacco che sfonda

                       insaziato

voce  tremante

foglia che cade

sul corpo nudo fotografato

impressione incalzante

pennellate furiose

cedono gli occhi

i denti di lato.

Al varco di valvole

un bagliore di luce

trapassa il costato.

 

 

L’amo questo amore

L’amo questo amore

d’amore grande

grande e segreto agli occhi

del mondo

come un tesoro  dato e nascosto

come un amante geloso

come una perla un diamante

una rosa

così la parola

alta ed alata

purissima e viva

gola profonda canto scan dito

concerto per bocca ed orecchio

occhio interiore

supremo volo

frammento d’io

tuono che assorda le nubi

frizzo di spuma marina

piaga che s’apre  

che cola di sangue

squarciando i polmoni il torace

canale che spurga liquore

spada e pugnale

pistola che spara

nero fucile

freccia diretta

al centro perfetto del cuore

alto che piomba

basso che sale

vento che uccide

unguento freschissimo sulla ferita

cuneo che incide e dirompe

lacrima interna che piove

dolcezza che sfiora le guance

intrattenimento infinito.

Labor mentis (definitiva)

a  D. C.

 

Nessuno che si pieghi

a interpretare un segno

a leggere di un nesso

le infinite chiavi

impiccato al soffitto

il corpo resta  esposto

di cronaca e di corda

croce del nulla estremo

vittima sepolta.

 

Al collo un nodo e al sesso

dicono d’ignoranza

per mille volte ammessa

altrettante infranta

povera mente umana

invasa di finitudine

nel buio insostenibile

la condanna.

http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/persone/david-carradine/david-carradine/david-carradine.html

Labor mentis (bozza 2)

a  D. C.

 

Nessuno che si pieghi

a interpretare un segno

a leggere di un nesso

le infinite chiavi

impiccato al soffitto

il corpo resta  esposto

di cronaca e di corda

croce del nulla estremo

vittima sepolta .

 

Al collo un nodo e al sesso

dicono d’ignoranza

per mille volte ammessa

altrettante infranta

povera mente umana

soccorsa di finitudine

attesa che corrode

eterno insostenibile

che ci condanna.

Labor mentis ( bozza 1)

Nessuno che si pieghi

a interpretare un segno

a leggere di un nesso le infinite chiavi

precipitato il fatto

resta il corpo esposto

la cronaca  la corda

la base d‘ignoranza

l’umana finitudine

mille volte ammessa

e mille rinnegata

povera mente

che ci salva

che ci condanna.

La poesia al potere

(ANSA) – BROLO (MESSINA), 6 GIU – Una provocazione artistica ha coperto stamani i manifesti elettorali in un paese del messinese: Brolo, 80 chilometri dal capoluogo. Qui, i cartelloni affissi negli spazi elettorali sono stati ricoperti da altri in cui e’ scritto: ‘Poesia al potere’. Nei manifesti, tutti realizzati professionalmente, campeggiano alcuni tra i principali poeti ed artisti dell’800 e ‘900 con loro celebri frasi riguardanti il rapporto tra cittadino e potere, da Wilde a Bukowski, da Pasolini a De Andre’.

Obama al Cairo “Sono qui per cercare un nuovo inizio”

Corriere della Sera.it
CAIRO – «Tutti i popoli del mondo possono vivere in pace tra loro. È questo il disegno di Dio». Barack Obama lo ha detto chiaramente, in conclusione del suo atteso discorso (leggi) all’università del Cairo, citando brani del Corano, del Talmud, della Bibbia. E lo ha ribadito più volte nel corso di un intervento durato circa un’ora nel corso del quale ha raccolto tanti applausi e qualche Leggi ancora

Web, gli utenti “consumano l’arte”

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Alessandra FarkasNEW YORK – Chi ha mai detto che il pubblico non vuole più arte e cultura? La 55enne Tina Brown, leggendaria ex-direttrice dei prestigiosi New Yorker e Vanity Fair è disposta a scommettere il contrario. Il prossimo 1 giugno il suo influente sito web http://www.thedailybeast.com – oltre 2 milioni e mezzo di visitatori unici in soli 7 sette mesi di vita – Leggi ancora

Dal web: scritti scelti di riflessione 3

http://www.nazioneindiana.com/2009/05/16/verso-il-controllo-totale-e-privacy-2009-a-firenze-il-22-23-maggio/

Verso il Controllo Totale

(temi del convegno del 22 e 23  2009 a Firenze e nota sul premio Big Brother Award Italia 2009")

La diffusione dalla Rete nella vita quotidiana e’ accompagnata da una sua manipolazione sia tecnologica che legale che permettera’ di ottenere un media facilmente censurabile e controllabile.

Con gli stessi mezzi e con un consenso impressionante la Rete viene trasformata in un mezzo di intercettazione preventiva di massa.
Il tecnocontrollo sociale ottenibile fa sembrare l’attivita’ delle polizie segrete dei paesi totalitari del passato un lavoretto artigianale ed improvvisato.

In Italia l’art.50 bis del pacchetto sicurezza obblighera’ gli ISP al filtraggio dei contenuti; la censura completa di qualsiasi contenuto scomodo sara’ ottenuta tramite l’estensione della fattispecie dell’apologia di reato. Il Parlamento europeo ha in cantiere attivita’, come il pacchetto Telecom, che elimineranno la neutralita’ della Rete trasformandola nel piu’ controllato e censurabile mezzo di comunicazione della storia dell’umanita’.

Questo avviene nel disinteresse generalizzato verso la difesa della propria ed altrui privacy, evidenziato non solo dalla indifferenza verso una data retention pervasiva ed obbligatoria per legge, ma anche dalla trascuratezza con cui blogger e partecipanti a comunita’ sociali digitali diffondono i loro dati personali in Rete. La passivita’ totale dei cittadini, soprattutto di quelli che vivono quotidianamente in Rete, verso queste iniziative legislative e tecnologiche rende il quadro se possibile ancora piu’ inquietante. Continua a leggere (le diapositive degli interventi sono associate come link ai nomi degli intervenuti)

N.B.

Qui notizie sui vincitori del Premio "Big Brother Award Italia 2009"  che viene assegnato ogni anno a quelle persone, associazioni e tecnologie, che peggio hanno fatto alla privacy degli italiani nell’ultimo anno.

Mescolanza muta

Mescolanza muta

l’abbandono il sito rosso

un sentore d’ossa e rossa fame

di pretesa

corde o frusta a soffocare

per legame ogni respiro.

Schiocca assorbimento

laccio asservimento

d’ ogni lampo

al campo largo dove

tutto punta al centro

dell’orto coltivato

spazi esatti e ripartiti

voci affastellate a litri

e la goccia ultima a versare

l’acqua dal bicchiere

tu davvero io non vedo

cos’altro possa fare.

Gonfia l’onda come a destra

pure a specchio all’altro lato

indifferente al luogo dove 

al di sopra d’ogni cielo

smisurato l’ego impera.

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