Trema alle ossa e nel boato
trasfigura
il vuoto cieco di paura.
Buco che gambe molli
fiato che corto strema
sfonda la notte e crolla
di sabbia cade a mucchi
scossa che frana i nervi
e a crepe sventra muri.
Terra del generato indegna
umano impasto oppresso
nel corpo compassione
bianco di calce e dita al braccio
nel luogo rotto abbandonato.
La veglia appresso è muta
di dolore senzatetto
nel sangue lesionato.
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