Investimi di te
di questo tuo fervore eccelso
che scava in piena terra getti
ribollenti di rivolta
donami le frecce di salvezza
l’arco dalle punte avvelenate
versa nel mio sangue
la fame dei diritti sacrosanti
ed urla a questo mondo
la pena dello scempio
lancinante.
I corpi dei bambini uccisi
inanimati come bambole
di carne
le ferite sulla pelle di velluto
i capelli d’angeli arruffati
e gli occhi aperti laghi
fissi sul costato.
Dammi nella bocca sante le parole
che siano fermento di catarsi
germoglio in migliaia per le strade
innalzino al vertice l’aurora
fa che per cento corra
e cento ancora
il bene e la palma
della pace.
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